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Immersa nella campagna Iblea, tra il
verde degli ulivi secolari, il ruggine dei terebinti, il bianco
della pietra calcarea grezza e l’azzurro del cielo terso che la
splendida Sicilia offre, circondata dall’architettura assai modesta
dei muri a secco, peculiare dell’area Iblea, si trova
l’azienda agrituristica Albareseda.
I colori giocano un ruolo importante,
infatti, il paesaggio rurale s’impone all’occhio dell’osservatore
per il loro ritmico susseguirsi legato all’alternarsi delle
stagioni: il verde dei pascoli primaverili lascia il posto alle
distese dorate dei campi di grano in estate, il marrone dei terreni
preparati per la semina in autunno è seguito dai colori cristallini
delle gelate invernali.
Tipica masseria Iblea risalente ai
primi del ‘900 facente parte un tempo dell’antico feudo dei
Baroni Messina di Bibbia, dopo una sapiente ristrutturazione
oggi è adibita a struttura ricettiva.
Il recupero edilizio del fabbricato ha
tenuto conto dei sistemi di bioarchitettura, ovvero
l’utilizzo di materiali strettamente legati al luogo come il coppo
siciliano, la calce e l’uso di colori che si mimetizzano all’interno
del paesaggio rurale.
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Il
riconoscimento da parte dell'Unesco e la conseguente inclusione tra le
"Città Barocche del Val di Noto": Caltagirone, Militello Val di Catania,
Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa Ibla, Scicli.
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Una
zona archeologica tra le più antiche nel panorama italiano, il cui
tessuto urbano si è mantenuto discretamente integro e in cui si possono
osservare le varie stratificazioni storiche: le necropoli sicule
risalenti al XII sec. a. C., le rovine della polis greca e le successive
ricostruzioni ad opera di romani e bizantini.
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Un
museo etnoantropologico, la "Casa-museo" fondata da Antonino Uccello,
tra i più antichi d'Italia e conosciuto in tutto il mondo.
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Le
sculture rupestri denominate "Santoni", il più completo e vasto
complesso figurativo relativo al culto della Magna Mater.
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I
resti del castello normanno e la circostante struttura urbanistica
medioevale.
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Un
centro storico di grande valore architettonico, fortemente
caratterizzato da un'architettura Barocca, frutto della ricostruzione
post-terremoto del 1693 e, successivamente, dalla stagione del
Liberty.
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Le
manifestazioni religiose come la festa di S. Paolo e di S. Sebastiano,
conosciute in tutta la Sicilia.
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Il
Festival internazionale del Teatro Classico dei Giovani, che richiama
ogni anno studenti provenienti da ogni parte d'Europa.
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Altre
manifestazioni come le varie mostre proposte alla Casa-museo, la Mostra
mico-naturalistica akrense, la Rassegna agroalimentare dei prodotti e
piatti tipici palazzolesi, la mostra natalizia "I presepi, arte e
tradizione".
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Un
carnevale tra i più antichi di Sicilia, con sfilate di carri allegorici,
gruppi in maschera, sagra della salsiccia, veglioni.
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Un
paesaggio estremamente vario, in cui dominano le cave iblee, con la
Riserva Naturale Orientata di Cava Grande e la Riserva Naturale Valle
dell'Anapo-Pantalica.
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La
presenza, nel raggio di pochi chilometri, di importanti siti
archeologici e storici come Noto Antica, Kasmenai, Avola Antica,
Castelluccio, Pantalica, le varie chiesette rupestri bizantine con
affreschi sparse nel territorio, ecc.
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Un
mulino ad acqua funzionante con annesso Museo della macina, presente nel
territorio comunale, gestito dall'Associazione per la conservazione
della cultura popolare degli Iblei.
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